È da più di tre lustri che i bergamaschi RUSTIES capitanati da Marco Grompi (già giornalista, storico e scrittore di rock) e Osvaldo Ardenghi (chitarrista e cantattore allievo di Enzo Jannacci) portano instancabilmente in giro per l’Italia e l’Europa il loro rock “rugginoso”, intriso di passione e immerso in un background che trasuda di folk-blues, swamp-boogie, jazz-pop, southern-rock psichedelico e mille altre speziature tali da renderli un caso più unico che raro del panorama rock non solo italiano.

Formatisi quasi per gioco nel 1998 in occasione di un unico concerto-tributo dedicato a Neil Young (di cui Grompi è il biografo italiano e il traduttore ufficiale dell’opera omnia), i RUSTIES hanno continuato a omaggiare e diffondere la musica del rocker canadese per una decina d’anni, arrivando a pubblicare tra il 2002 e il 2007 ben quattro apprezzatissimi album dedicati a rivisitazioni del repertorio younghiano.

Dopo diverse centinaia di concerti su alcuni tra i più prestigiosi palchi e festival italiani ed europei, è del 2008 la svolta all’insegna di una produzione autografa originale: con l’arrivo del tastierista Massimo Piccinelli pubblicano Move Along (2009) e Wild Dogs (2011), due album interamente autoprodotti composti da canzoni proprie e impreziositi dalla presenza di ospiti di rilievo (Cristina Donà, Mary Coughlan, Andy White), salutati con grande entusiasmo dal pubblico e dalla stampa specializzata di tutta Europa (distribuiti in Italia da IRD e all’estero da Glitterhouse).

Le diverse tournée europee (soprattutto in Germania, dove possono contare su un ampio seguito, come testimonia la loro infuocata performance come headliners al Fehmarn Open Air Festival del 2010 di fronte a oltre dodicimila spettatori), le svariate partecipazioni in festival di caratura internazionale (70’s Flowers, Strade Blu, Folk Meetings, Orange Blossom Special, Rocce Rosse, Suoni e Visioni, Tollwood Festival) e le innumerevoli collaborazioni in studio e dal vivo (Chris Eckman, Willard Grant Conspiracy, Steve Wynn, Robyn Hitchcock, David Bromberg e altri) hanno consolidato i RUSTIES tra le realtà più interessanti e, tutto sommato, anomale del panorama rock indipendente italiano ed europeo.

I recenti nuovi arrivi in formazione del giovanissimo batterista Filippo Acquaviva e del leggendario bassista Fulvio Monieri (Perdio, Bennato, Fogli, Equipe 84, etc.) preludono a una nuova sorprendente “svolta artistica” che si manifesterà nel corso del 2014 attraverso un nuovo spettacolo dal vivo e un nuovo album attualmente in lavorazione in cui il loro songwriting raffinato pervaso da venature folk rock memori della tradizione albionica e californiana, troverà modo di esprimersi con forme e modalità inedite.

RUSTIES:

Marco Grompi: voce, chitarre, armonica

Osvaldo Ardenghi: chitarre, voce

Massimo Piccinelli: tastiere, voce

Fulvio Monieri: basso, voce

Filippo Acquaviva: batteria

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Special guest:

Jada Salem: violinoo

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